la miaStoria d'amore

 
 

« Quando mi chiedono da dove nasca
la mia viscerale passione per la cucina,
rispondo che non ne ho memoria,
ero troppo piccola! »

 
 

Il mio primo vero ricordo di me stessa in una cucina risale a quando avevo circa 5 anni, ed è ovviamente un ricordo ricco di gioia.

Nonna Velia ci stava insegnando (a me e i miei fratellini) a fare la pizza ed il pane cotti nel forno a legna! O meglio, lei faceva il pane e dava a noi nipoti un pezzo di impasto con cui dar sfogo alla creatività (ma soprattutto per tenerci occupati!), impartendomi i primi, basilari consigli che oggi ancora mi accompagnano: “metti la farina sotto”, “non giocare col cibo, sprecarlo è un peccato”, “non toccare la porta del forno”.

Ricordo anche la mia prima scottatura: preparavo il sugo con pomodoro fresco appena raccolto, a casa dell'altra nonna, Lina, avevo circa 8 anni! I segni sulla mia mano sinistra, sono scomparsi ben 20 anni dopo!

Sono cresciuta a Mentana, in provincia di Roma, a stretto contatto con le nostre terre (coltivate a frutta e verdura, vigneti, uliveti, con allevamenti di piccoli animali da cortile) portando ogni volta sulla tavola materia prima d’ eccezione, sempre freschissima, stagionale e ricca di sapore.

Per chiunque Agosto significa mare, Gennaio settimana bianca, Ottobre Halloween. A casa nostra no! A Novembre si raccolgono le olive e si fa l’olio, a Settembre vendemmia, a Ottobre arrivano le mele che piacciono a papà, a Maggio il ciliegio vicino la strada è il primo a mettere i frutti, ma la seconda mandata, a Giugno, è più saporita.

Il mio calendario è sempre stato scandito da questi appuntamenti fissi con la terra, vissuti con vero piacere e desiderosa ogni volta di riviverli! Momenti, questi, che mi rendo conto essere una fortuna riservata a pochi, una delle più grandi fortune per una persona appassionata di cucina.

Molti pagherebbero solo per avvicinarsi a queste realtà di cui io ho sempre fatto parte.

Negli anni la cucina è rimasta sempre e solo un hobby da condividere con gli amici, il percorso di studio mi avrebbe portato in tutt’altro settore, ma a 19 anni ho lavorato per la prima volta in un ristorante e da lì non ho più potuto farne a meno!

Nonostante abbia aperto un’attività commerciale che mi vedeva impegnata dalla mattina alla sera, mi ritrovavo ad andare a lavorare nei ristoranti della zona, per “rubare con gli occhi” qualche segreto e sentirmi parte di quel mondo!

Nel 2015 comprendo che per me la cucina non è solo un hobby, ma una vera passione, grande, di quelle che non si possono chiudere in un angolo della propria vita, bensì una di quelle che si devono vivere in pieno ogni giorno altrimenti, semplicemente, si esplode!

Mi faccio coraggio, chiudo l’attività e ricomincio a studiare, dedicandomi al 100% al settore ristorazione. Lavoro in diverse cucine, sia in quelle più professionali dove imparo cosa fare e come, ma anche in alcune dove, al contrario, imparo quali errori assolutamente non dovrò mai commettere in questo lavoro!

A fine 2018 decido di dare una svolta più professionale alla mia carriera e mi iscrivo alla Italian Chef Academy di Roma, dove mi diplomerò col massimo dei voti a novembre 2019, dopo aver avuto anche la possibilità di effettuare uno stage presso di loro.

È, inoltre, grazie a questa scuola, che posso ritenermi molto fortunata per aver avuto l’opportunità di conoscere e collaborare a stretto contatto con alcuni tra i migliori Chef di Roma, anche stellati.

Da dicembre 2019 collaboro con “Hinterland” il Free Press della mia zona e sitopreferito.it per i quali curo la rubrica dedicata alla cucina di tutti i giorni e che riprende il nome del mio primo account Instagram “Magna Bene, Magna Ignorante”, dove cerco di portare anche tra i più giovani la mia filosofia in cucina: mangiare più salutare, bene, ma con ingredienti di prima scelta dai sapori autentici, tradizionali, quelli delle genti “ignoranti” di una volta!

La scelta delle migliori materie prime, la stagionalità, la freschezza, la loro valorizzazione, il rispetto ed il consumo rispettoso delle stesse, sono alla base della mia cucina che, nonostante l’utilizzo di tecniche moderne, ha ancora una forte componente di tradizione che assolutamente non voglio perdere!

Forse la mia passione non nasce da nulla. Forse mi è stata tramandata. In fondo non faccio nulla in più di ciò che mi hanno insegnato i miei nonni.

Si dice che cucinare sia un modo di amare, io l’ho sempre sostenuto, ed è per questo che attraverso i miei piatti offro: un po' di me stessa, dei miei ricordi e delle mie sensazioni, il tutto anche stravolto, perché no, da nuove forme e nuovi colori!

Dopotutto l’amore non è fatto proprio di questo?
Cura, colori, chimica, sensazioni, stravolgimenti.


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